Forza d’Agrò – In attesa dell’esito dell’incontro che si svolgerà oggi 3 aprile in prefettura tra Comune, Università e Soprintendenza che potrebbe rilanciare una campagna di scavi per il sito archeologico di Scifì, gli studenti delle quarte classi ginnasiali del liceo “Caminiti – Trimarchi” di Santa Teresa di Riva (sezioni A e B) diretto da Maria Carmela Lipari, hanno visitato il sito di Scifì e l’Abbazia di S.Pietro, dove hanno tenuto un laboratorio didattico di archeologia, grazie all’iniziativa del Dipartimento lettere del liceo classico, e la sede comprensoriale dell’Archeoclub area jonica. L’attività di studio ha lo scopo di far riscoprire la presenza di elementi e di evidenze della cultura greca sul territorio locale. Circa quaranta allievi, assistiti dalle prof.sse Maria Belardi, Giuseppina Pitini e Raffaella Villari, hanno partecipato alla giornata di studio che ha visto come primo appuntamento la visita al sito archeologico di Scifì (Forza d’Agrò) dove nel 1987 grazie all’intuizione dello storico locale prof. Giuseppe Lombardo, sono venuti alla luce i resti di una struttura di età imperiale a cui si sono sovrapposte nel tempo, dopo essere stata abbandonata o distrutta, strutture di periodi successivi. L ‘esperto archeologo, il dott. Dino Alberto Rapisarda, ( tra l’altro un ex studente del Liceo Classico), ha guidato i ragazzi alla scoperta di questo sito, probabilmente un’antica fattoria rurale o addirittura una “statio”, una stazione di sosta collocata in un tratto della Val d’Agrò, che nel paesaggio impervio della costa jonica rappresentava una fondamentale via di penetrazione verso l’interno e di collegamento con il versante tirrenico. La “passeggiata” archeologica si è inoltre arricchita della visita a quello che è concordemente ritenuto il luogo più significativo della Valle, l’Abbazia dei SS.Pietro e Paolo, un vero e proprio gioiello dell’architettura arabo-normanna incastonato nel verde della campagna della sponda sinistra del torrente D’Agrò. Qui il presidente della sede comprensoriale Archeoclub area ionica arch. Domenico Costa ed il dott. Diego Cavallaro della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, hanno spiegato l’evoluzione storica ed architettonica del monumento arabo normanno del 1172. L’iniziativa è stata curata dal Dipartimento di Lettere del diennio del Liceo Classico e costituisce, nell’ambito del Laboratorio di Archeologia, il quarto appuntamento di una serie di eventi, organizzati dalla scuola, volti a far riscoprire la presenza della cultura greca sul territorio locale e alla valorizzazione dei tesori artistici del nostro territorio.
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