Forza d’Agrò – II direttore dell’area tecnica del comune di Forza d’Agro, ing. Pietro Mifa, ha affidato all’ ing. Maria Grazia Crinò, iscritta all’Ordine degli ingegneri della Provincia di Messina e con studio tecnico a Catania, l’incarico per la progettazione esecutiva, direzione , dei lavori, di ripristino del sentiero Forza d’Agrò – Recavallo e dintorni “per la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale di siti ad alto contenuto naturalistico e paesaggistico e degli elementi tradizionali di paesaggi agrari” finanziati dall’assessorato regionale all’agricoltura con i fondi strutturali del Piano di sviluppo rurale.
Alla procedura negoziata erano stati invitati cinque professionisti, tre soli dei quali avevano risposto all’invito presentando una offerta. L’incarico è stato quindi aggiudicato all’ing. Crinò che ha offerto un ribasso del 13,50% sull’importo a base d’asta di 16.500 euro.
Il Dipartimento dell’assessorato all’agricoltura per gli interventi infrastrutturali per l’agricoltura, lo scorso ottobre aveva concesso al comune di Forza D’Agrò un finanziamento di 215.963 euro su una richiesta di 402 mila.
Il progetto prevede interventi per il ripristino di siepi e muretti in pietra, la protezione di esemplari arborei monumentali, oltre che il recupero di due fabbricati rurali contigui, con il rifacimento del tetto, del pavimento, dell’intonaco, dell’impianto elettrico e dei servizi, e di due abbeveratoi ottocenteschi. Il sentiero è molto frequentato dagli appassionati di trekking.
Si percorre la via SS. Annunziata sino ad arrivare a piazza Sant’Antonio, alla periferia nord del paese. Si prosegue per la discesa percorrendo i 24 scalini per raggiungere la strada asfaltata da dove si prosegue seguendo l’indicazione “sentiero Rocca Scala Monte Recavallo”. Dopo 100 metri si possono osservare tre croci sulle pietre, continuando sul sentiero si raggiunge il crinale Rocca Scala, da qui si diparte un piccolo sentiero che sale fino alle rovine di una casa e poco più avanti si raggiungono le rovine di un antico palmento, e poi di un altro ancora. Seguendo i muretti in pietra è possibile vedere una casetta che nasconde un antico palmento, quindi girando a sinistra e proseguendo sul sentiero è possibile ammirare un superbo paesaggio: sotto si vede la baia di Fondaco Parrino, in alto l’Etna, quindi girando lo sguardo in senso orario, Roccafiorita, la rocca di Novara, Limina, Casalvecchio, Savoca, Monte Scuderi, la fiumara d’Agrò e la sua Valle, la costa calabra e quindi, ai piedi di questo palco creato dalla natura, Sant’Alessio ed il suo promontorio.
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