Forza d’Agrò – Non nutre insofferenze solo per i vivi ma anche per i morti Don Camillo “dei deboli”. Noi forzesi non gli andiamo proprio giù, ma prendersela pure con i defunti, e per giunta per la terza volta, sembrerebbe più diabolico che umano. Ormai siamo abituati! Non c’è una ricorrenza che non ne combini una. Festa del SS. Crocifisso: non si presenta alla tradizionale benedizione e suono dell’Inno Italiano al monumento dei caduti in guerra. Vi sono presenti le autorità: civili, militari ma mancano del tutto quelle religiose. La causa sembrerebbe la presenza del “compare” vescovo a pranzo, ma non solo quella. Festa dei morti: per la prima volta nella storia forzese non si svolge la processione di benedizione dei defunti. A chiarimenti risponde : – … Non si preoccupi… e “scappa” dal cimitero di contrada “Scala”. Questo per quanto riguarda quello di contrada scala, perché per quello all’interno del castello normanno neanche l’ombra. Di prete nel cimitero del castello nemmeno le fotografie. Dimenticato del tutto. Dulcis in fundo commemorazione dei caduti in guerra. Pur di evitare l’amministrazione comunale, le studia tutte. La commemorazione del 4 novembre viene posticipata a domenica 11, quel giorno però don Camillo non si presenta, è occupato, al suo posto un altro prete. Chi potrebbe pensare che si trova a commemorare i caduti di S. Alessio si sbaglia. Sfortunatamente per lui i caduti di s. Alessio sono ricordati nel monumento forzese, essendo nel periodo delle due guerre un unico comune.
Questo è l’amore che nutre per la sua comunità, per gli uomini caduti in guerra per difendere la propria patria, per i figli di Forza D’Agrò. Alcuni di loro dopo questi comportamenti non riescono nemmeno a rigirarsi nella tomba, questo perchè la tragica fine non gli ha concesso nemmeno una degna sepoltura. Chi di noi si ricorda la commozione dei reduci, qualche decennio addietro, per i compagni, amici, parenti o semplici paesani strappati alla vita in giovane età, rimane a dir poco basito dal comportamento di questo prete, se mai si può considerare tale. Oltre ad aver eliminato tutte le tradizioni non si interessa nemmeno ad una festa celebrata in tutt’Italia. Mistero della fede….finché dura perchè certamente questi uomini non aiutano ad alimentarla ma bensì a spegnerla.
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