FORZA D’AGRO’ – Il consiglio comunale di Forza D’Agrò ha approvato alla unanimità (assente solo il consigliere Valentina Di Cara) la mozione con la quale si chiede alle autorità ecclesiastiche provinciali di disporre per l’apertura delle chiese del paese per renderle fruibili alle migliaia di visitatori che settimanalmente raggiungono il centro jonico per poter ammirare i capolavori che custodiscono. A chiedere la presa di posizione del consiglio erano stati gli operatori economici (firme bipartisan) della cittadina, allarmati dalla minaccia dei tour operator di “saltare” nel loro giro Forza D’Agrò avendo trovato in due occasioni (il 24 ed il 28 febbraio) le due chiese cittadine con i portoni sprangati, circostanza che ovviamente ha deluso i turisti. La petizione dei commercianti è stata portata in consiglio dai consiglieri Smiroldo, E. Di Cara e Speranza e su di essa si è aperto un ampio dibattito. Al termine è stato votato alla unanimità un documento finale che sarà inviato alla Curia. Le due chiese principali di Forza D’Agrò, che custodiscono opere d’arte di risonanza internazionale, erano rimaste chiuse perché – si è giustificato il parroco don Luciano Zampetti – c’erano state nella chiesa dell’Annunziata delle infiltrazioni che avevano messo in pericolo l’incolumità dei visitatori, ed in quella della Trinità, la rottura della serratura che aveva richiesto un particolare intervento di riparazione. I tour operator non l’avevano presa bene ed avevano comunicato al sindaco Fabio Di Cara questo loro disappunto minacciando di annullare tutte le visite in programma a Forza D’Agrò se non fossero stati adottati provvedimenti atti a consentire ai turisti di visitare i due monumenti. Da qui il campanello d’allarme che ha mobilitato gli operatori commerciali di Forza D’Agrò che temono per i propri affari e del sindaco che si preoccupa dei cattivi riflessi sulla immagine turistica di Foza d’Agrò. Il vicario foraneo e la curia erano stati informati dallo stesso sindaco di questa situazione: ora dopo la mozione del consiglio ne sono attese le decisioni, per riportare tranquillità nel piccolo borgo, anche in vista della prossima stagione estiva. Anche se, da quanto è emerso dal pacato dibattito consiliare, la soluzione sembra a portata di mano.
A patto che, ovviamente, le parti in causa si rammentino che le elezioni sono finite da un bel pezzo.
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