– Il consiglio dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche è nella bufera per la decadenza d’ufficio della vice presidente Melina Scarcella (consigliere comunale di minoranza a Pagliara), decaduta a sua insaputa dopo le dimissioni del presidente, Fabio Orlando, che risalgono allo scorso 8 ottobre, e dopo che la stessa Scarcella aveva convocato una assemblea per l’elezione del nuovo presidente, andata a vuoto. La questione è sorta ieri in seguito alla pubblicazione della convocazione del Consiglio dell’Unione per il prossimo 15 febbraio, con all’ordine del giorno il giuramento dei neo consiglieri del comune di Limina Antonio Ragusa e Stefania Saglimbeni e l’elezione del nuovo presidente e (a sorpresa) del suo vice. L’atto porta la firma del consigliere anziano Valentina Lo Giudice, a conferma che la vicepresidente viene ritenuta decaduta perché con le dimissioni del presidente sarebbe decaduto l’ufficio di presidenza formato appunto dalla vice presidente Scarcella e dall’assessore anziano Lo Giudice.
Il segretario dell’Unione, Giuseppe Bartorilla, spiega che è necessario procedere all’elezione di un nuovo vicepresidente anche per sanare una irregolarità verificatosi nella seduta del 20 febbraio 2014, quando venne eletta Melina Scarcella, in quanto in quell’occasione in aula non vi era il quorum minimo previsto. Nello Statuto dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani e nel Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio non vi è traccia, però, della decadenza del vicepresidente in seguito alle dimissioni del presidente, ma viene solo specificata la composizione dell’Ufficio di Presidenza (presidente, vice e consigliere anziano). Andando a leggere il verbale del 20 febbraio 2014, poi, si rileva come al momento della votazione fossero presenti in aula 9 consiglieri su 26, cioè 1/3 dei componenti, il minimo previsto per le sedute in seconda convocazione, come fu in quel caso. Per trovare un candidato per le due cariche il presidente della giunta dell’Unione Domenico Prestipino (sindaco di Pagliara) ha convocato una riunione informale per il 12 febbraio a Furci dei consiglieri dei 12 comuni dell’Unione. Ma, di grazia, il mandato del presidente Prestipino non dura un anno, ed quindi è scaduto lo scorso ottobre? Che succede nell’Unione? Prima era solo un carrozzone, ora sembra essere diventato un caravan … serraglio. Qualcuno sussurra che anche in questo organismo praticamente inutile si consumano vendette e ripicche politiche trasversali. Insomma un vero caos, una situazione che non mancherà di sollevare polemiche.
E per concludere: ma il Comune Santa Teresa di Riva fa ancora parte dell’Unione?
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