Forza d’Agrò – Cosi scrive la rivista “Famiglia Cristiana”:
“-…il servizio del prete è quello di trasmettere la tradizione che viene da Gesù, di vegliare sull’unità della comunità… – …il prete presiede l’Eucaristia, amministra i sacramenti, mette pace fra i litigi, fa sinergia con le parrocchie vicine, fa sentire presente ai fedeli il vescovo.”
Tutto ciò sembrerebbe che a Forza d’Agrò non sia avvenuto, perché nel febbraio del 2015 il parroco Zampetti ci querela. Ovviamente come ben sappiamo non siamo stati gli artefici di nessun litigio. Il nostro ruolo è stato semplicemente quello di sottolineare l’attività politica del parroco durante la campagna elettorale del 2014. Semplicemente non trovavamo corretto che durante le omelie fossero divulgati messaggi politici e anatemi.
Oltre al danno, la beffa! Ci ritroviamo chiamati a giudizio per diversi articoli da noi pubblicati, con tanto di testimoni forzesi, i quali non sappiamo se siano di natura farlocca o meno.
La gioia che si respirava nel palazzo municipale, in alcune stanze, il giorno prima dello svolgimento dei lavori in tribunale, non ci ha mai sfiorato. Cosi come neanche i commenti di coloro che non consideriamo nemmeno. Gli stessi che da venerdì 11 dicembre in piena fede cattolica di certo distribuiranno “malanove” per aver appreso questa notizia. Chissà se la gioia che avevano è inversamente proporzionale al dolore della notizia?
Comunque, venerdì 11 dicembre 2020 dal Tribunale di Messina è stata emessa la sentenza che dichiara l’imputato Emanuele Giuseppe Di Cara ASSOLTO PERCHE’ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO.
A dircelo è proprio la Bibbia, mai approfittare della propria posizione per attaccare gli altri. Questo perchè con una semplice fionda ed una pietra si rimane vittime, è la storia di Davide e Golia.
Le accuse ci erano state lanciate dal prete Zampetti il quale, impegnato nella campagna elettorale del 2014, forse pensava di fondare, a Forza d’Agrò, uno stato teocratico, nel quale lui era libero di insultare chi voleva e nessuno poteva parlare del suo operato.
Cosi dopo qualche lettera “intimidatoria” ci aveva denunciato procurandosi pure 3 testimoni forzesi, ovviamente compagni di merenda, i quali per odio politico oltre a strumentalizzarlo si sono fatti strumentalizzare.
Abbiamo sempre continuato per la nostra strada certi di essere nel giusto, certi di raccontare esclusivamente fatti realmente accaduti nel nostro paese. Consapevoli di essere di parte il che comunque serve solo a colorire i fatti ma non a snaturarli.
Un grazie va al teem di avvocati Salvatore Gentile e Fabio Di Cara, i quali con la loro esperienza e professionalità dal primo momento ci hanno dato totali garanzie. E soprattutto dopo le garanzie sono susseguiti i fatti, portando il risultato a casa.
Dopo la prima udienza, il parroco Zampetti ha dato l’annuncio in chiesa, chissà se anche questa volta per par condicio, da buon ministro di Dio, farà lo stesso.
Quello che però ci piacerebbe sapere, è se tutte le spese sostenute oggi dal parroco provengono da risparmi personali o da risparmi della parrocchia forzese?
Noi siamo certi che non provengono dalle questue, però sarebbe bello che anche l’interessato rassicurasse i fedeli.
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