Forza d’Agrò – Quella che vi stiamo per raccontare non è esclusivamente un’impresa, che comunque vada rimarrà nella storia forzese, ma è una sfida con un corpo, uno spirito e una mente.
Parliamo della sfida che si è prefissato Alberto Lombardo, forzese Doc con un inevitabile influenza tedesca. Alberto, come tutti sappiamo, ha vissuto diversi anni della sua vita anche in Germania dove la sua famiglia vive e gestisce un rinomato ristorante pizzeria a Kaufbeuren.
Alberto ha deciso dopo un periodo trascorso nell’attività di famiglia di ritornare a Forza d’Agrò in un modo inconsueto, cioè inforcando la sua bicicletta e percorrendo circa 2000 km.
In questa avventura non si è preoccupato di attrezzarsi come un moderno ciclista con una bici in carbonio. Ha rispolverato la sua bella monta bike, vecchia di 20 anni, preso quello che credeva potesse essergli utile, circa 25 kg di carico, e si è avviato. Non preoccupandosi letteralmente di tutti coloro che gli dicevano: –….non c’è la farai mai…-.
Così è iniziata la vera sfida, che cerca, lungo il tragitto, di sfuggire dalle località turistiche ed andare alla ricerca di quei luoghi dove non sei esclusivamente un numero, ma vieni accolto come ospite.
Telefonicamente Alberto ci comunicava che la traversata delle Api è stata molto dura, i 25 kg di bagaglio si facevano sentire, ed i pendii, che a volte raggiungevano il 20%, erano veramente duri da affrontare. È proprio qui che inizi ad interagire con il tuo corpo, dove la forza di volontà ti dice di non fermarti e di continuare. Inizia una sorta di comunicazione con il corpo, e riesci a cogliere in modo differente le varie esigenze.
Non è mancato neanche il pedalare controvento che lo ha affaticato tantissimo ma non l’ha fatto demordere.
L’obiettivo è quello di una nuova esperienza, ad un punto della propria vita, Alberto ha sentito la necessità di fermarsi e ripartire in maniera diversa. Fare qualcosa di diverso ed iniziare ad apprezzare ciò che il mondo ci offre e che spesso con la frenesia della vita non ci accorgiamo. Un percorso anche per capire i limiti del nostro corpo e della nostra mente e come superarli.
Attualmente ha già percorso 500 km, ne mancano ancora circa 1500, molti, ma non certo tanti da fargli mollare l’impresa.
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