Forza d’Agrò – Da bambini ci hanno insegnato che le bugie hanno le gambe corte….e così ci siamo ritrovati adulti capendo che molti non hanno concepito il concetto.
Al primo consiglio comunale la minoranza si giustifica che, la mancata elezione di un esponente di Scifì, non era un problema e che loro avrebbero tranquillamente rappresentato anche la frazione. Questo anche se era evidente e pubblico che gli esponenti della frazione scalpitassero per raggiungere lo scranno del consiglio comunale.
Effettivamente è un fatto grave che non ci sia una rappresentanza all’interno del gruppo ma è anche vero che si è presentata un’assoluta incapacità politica dei rappresentanti di Scifì nel gestire i risultati elettorali, in seguito si sono scaricate le colpe sugli esponenti forzesi.
Pensate che il sindaco Miliadò aveva già previsto, in tempi non sospetti, che della frazione non sarebbe stato eletto nessuno tra le file dell’opposizione. Anche questa previsione si è verificata; adesso non si capisce bene se sia un veggente o l’unico politico attuale di Forza d’Agrò.
A nulla sono servite le sempre rimandate promesse di dimissione, il gruppo continuava a scalpitare, cosi per una serie di casualità si è dimesso il candidato a sindaco Melina Gentile, la quale alla seconda sconfitta elettorale, fa un passo indietro e lascia un posto vuoto all’interno del gruppo consiliare di minoranza.
Cosi con le prerogative che hanno sempre contraddistinto il gruppo, con gli slogan con cui si sono fondati e riuniti e cioè: tutti giovani e nuovi alla politica; il primo dei non eletti è Erminia Mustafi.
La Mustafi, fa giungere al protocollo del comune di Forza d’Agrò le proprie dimissioni per motivi professionali e personali. Cosa diversa invece sembrerebbe trapelare dal gruppo, il quale ha chiesto alla signora di fare un passo indietro per fare spazio ad un altro giovane.
Ed è qui che l’aria si intrisa di naftalina perché il secondo dei non eletti è Carmelino Lombardo, anno di nascita 1955, per decenni amministratore del comune di Forza d’Agrò. Aveva lasciato la politica locale, dopo aver dimostrato lo spessore amministrativo, per catapultarsi a quella provinciale, regionale e nazionale. Per un guasto alla catapulta si è ritrovato da secondo dei non eletti, che certamente è il frutto del bene fatto per Scifì, e grazie alla benevolenza della seconda dimissionaria a ritornare all’interno del consiglio comunale.
Ovviamente non abbiamo nulla contro le persone classificate “non giovani” solo per sottolineare la coerenza del gruppo.
Triste anche sapere che parte della comunità di Scifi sia costretta a tornare vent’anni indietro per trovare un candidato che li rappresenti, un candidato tra l’altro che nella frazione, escluso il proprio orticello, non riesce a ottenere nessuna preferenza.
Giusto per dovere di cronaca in questo primo anno di amministrazione, ha frequentato diverse volte la sede municipale per portare a conoscenza le problematiche di Scifì, quindi degno di valore ed operosità. Le problematiche affrontate negli uffici ad oggi sono: il tubo dell’acqua e la tabella informativa di contrada Matrafà.
L’attività futura e pregna d’appuntamenti annunciati gia una caterva di interrogazioni…e tutti già tremano.
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