Forza d’Agrò – Sono state consegnate oggi 11 marzo 2022 le chiavi dell’ex scuola Giuseppe Lombardo, la quale è stata interamente riqualificata grazie ad un intervento di oltre 300 mila euro, il quale ha permesso di avere oggi una struttura all’avanguardia, con tutti i sistemi dì efficientamento energetico, oltre che con l’interno e l’esterno completamente rimodernato.
Grande soddisfazione per l’amministrazione che va ad impreziosire una struttura di grande spessore che potrà certamente essere una risorsa ed un’opportunità per la frazione. Purtroppo però, come diciamo sempre, non è sempre oro ciò che luccica, abbiamo difatti avuto anche qui diverse problematiche da gestire che hanno fatto si che i tempi per la realizzazione si allungassero, ma come recita un vecchio proverbio: “la salita è dura ma, quando arrivi in cima, il panorama è fantastico.” ed è fantastico si, perché possiamo vantare di avere a Scifì una grande struttura che potrà solo far bene all’intera comunità e ne siamo felicissimi, così come lo è l’intera comunità che tanto bene vuole al paese. Se cerchiamo 11 marzo nel dizionario Scifiese dei sinonimi, troviamo diversi risultati che in questo caso, purtroppo, oltre che sinonimi sono anche dei contrari, perché oltre a wow, felicità e soddisfazione, troviamo anche anche “insolutezza” da parte di qualcuno per cui la giornata di oggi è sicuramente un giorno non felice. Ma si sa, in un modo o nell’altro, nella vita, così nella politica, c’è sempre chi va contro logica, solo per delle scelte personali, oggi viviamo un periodo storico che ci dice questo anche a livello mondiale, per cui c’è solo da rimboccarsi le maniche e lavorare affinché certi scellerati vengano emarginati dalla vita proprio. I ringraziamenti da parte di tutta l’amministrazione Miliadò vanno a chi ha lavorato affinché si arrivasse all’11 marzo 2022, come l’amministrazione che ci ha preceduto del sindaco Di Cara, la quale ha posto le basi; al nostro ufficio tecnico, Sebastiano Stracuzzi ieri e Salvatore Lombardo oggi; al supporto alla progettazione curata dall’architetto Massimo Stracuzzi, alla direzione lavori seguita in modo impeccabile dall’ingegnere Luigi Lo Giudice; alle ditte che hanno realizzato i lavori “Tre Effe srl” e “Pagano Carmelo”.
Siamo veramente orgogliosi di consegnare tutto ciò a Scifì, comunità che ha bisogno e per cui ci stiamo impegnando a dare tanto, perché è vero che in questi mesi è stato fatto, ma è altrettanto vero che vi garantiamo che è solo l’inizio, da qui a pochi giorni difatti partirà l’intera riqualificazione della strada Caliri con annesse vie, ma da qui a pochi mesi partirà e si farà molto altro, di cui non anticipiamo nulla, perché a noi le cose ci piace farle, non predicarle, questo lo facciamo quando, come oggi, abbiamo le opere compiute, perché noi anteponiamo il fare sempre e comunque, il chiacchierare invece, beh, quello lo lasciamo a chi in questo è certamente più capace di noi. Siamo felici, Scifì è felice, oggi abbiamo scritto una pagina di storia, perché siamo fermamente convinti che questa struttura per Scifì può diventare una risorsa di assoluta grandezza. La scuola di Scifì per tutti noi è un pezzo di cuore e brindare in quel cortile è stata un emozione indescrivibile. I nostri sguardi si incrociavo e i nostri occhi lucidi raccontavano gli anni vissuti tra quelle mura. Riaffiorano tanti ricordi di vita vissuta, quella è stata la base di partenza di tutti noi. La scuola di Scifì per chiunque sarà e rimarrà sempre un posto sacro, un posto che ha dato ad ognuno di noi veramente tanto, un luogo che ci ha fatto da chioccia. Nello scrivere ciò, siamo però inevitabilmente avvolti anche dal dispiacere per ciò che quei luoghi oggi non rappresentano più. Tutti noi avremmo voluto che ai nostri figli venisse data la stessa possibilità concessa a noi, ossia vi vivere lì i primi 8 anni della nostra vita scolastica, il che ci ha portato ad avere legami diversi, crescita diversa e anche conoscenza diversa, perché veniva data ai bimbi del paese, la possibilità di vivere una quotidianità fatta di contatto e di tempo condiviso, cose che oggi purtroppo non c’è perché non abbiamo più un plesso scolastico, ma qui è meglio non continuare a scrivere perché subentrerebbe la rabbia verso chi avrebbe probabilmente potuto, ma non voluto. Godiamoci il luogo, vogliamogli bene e siamo certi che il domani, sarà importante quanto ieri.
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