Forza d’Agrò – Preleviamo l’articolo di Giuseppe Puglisi pubblicato sulla Gazzetta Jonica, al termine anche i commenti che i lettori hanno lasciato sul web.
Sembra di essere ritornati ai tempi di don Camillo e Peppone abilmente descritti da Guareschi e immortalati in tanti film che ancora oggi le tv replicano con successo. Ebbene a Forza D’Agrò parroco e sindaco sono ai ferri corti. Anatemi dal pulpito, lettere alla Curia, commenti a non finire sui social, comunicati stampa, paese in subbuglio. L’ultima goccia, come abbiamo riferito nei giorni scorsi, è stata l’annullamento all’ultimo momento della processione per la SS. Trinità che il parroco don Luciano Zampetti ha annunciato ai fedeli sul filo di lana, mezzora prima della partenza, adducendo le avverse previsioni meteo ed il timore che la pioggia potesse danneggiare la statua di cartapesta. I fedeli non l’hanno presa bene, così come gran parte dei confrati della Confraternita che organizza la festa, anche se, a quanto pare, il governatore e qualche fedelissimo sarebbero stati preventivamente informati. Delusione e proteste che sono facili da immaginare e che hanno messo il parroco sulla bocca di più di mezzo paese. Sul blog del paese, gestito dal capogruppo di maggioranza Emanuele Di Cara, si sono registrati una serie di attacchi. L’altra metà del paese ha firmato un comunicato stampa nel quale si esprime solidarietà a padre Luciano.”Noi come cittadini di Forza d’Agrò dichiariamo la nostra incondizionata solidarietà al peraltro bravissimo parroco, il quale mai ha prestato il fianco ad intimidazioni e strumentalizzazioni politiche, da ovunque provenissero e stigmatizziamo con forza l’ atteggiamento dell’intera amministrazione, insofferente e sboccata persino nei confronti di un parroco”. Ed hanno invitato il sindaco Fabio Di Cara a prendere le distanze da questi attacchi al sacerdote che, invece, ha preso carta e penna ed ha scritto all’arcivescovo informando di fatti e antefatti, anche per evitare che la sua posizione venisse strumentalizzata. L’antefatto riguarda la recente campagna elettorale per le amministrative del 25 maggio quando il parroco si è schierato apertamente invitando, tout court, a non votare per Di Cara “perch a lui spetta anche intervenire nella vita politica”. E che “bisognava votare gente perbene e vicina alla Chiesa”
La maggioranza non ha gradito. Il parroco avrebbe per parecchi mesi, in campagna elettorale, parlato apertamente con i fedeli di politica e di gestione della cosa pubblica a Forza d’Agrò. Secca la replica del sindaco Di Cara: “Ogni domenica, l’omelia era incentrata esclusivamente sulla politica e sul mio operato. Per quanto mi riguarda ritengo che il parroco di Forza d’Agrò debba occuparsi della vita spirituale della comunità e non della vita politica e amministrativa, per quella i cittadini hanno già deciso chi dovrà occuparsene”.
Ed ecco la dichiarazione rilasciataci dal sindaco Fabio Di Cara:
In questi mesi abbiamo assistito ad una continua, persistente e grave ingerenza dell’attuale parroco di Forza d’Agrò nella vita politica ed amministrativa del Comune di Forza d’Agrò.
Il Parroco don Luciano Zampetti, ha per parecchi mesi utilizzato il pulpito durante le celebrazioni religiose per parlare apertamente di politica e di gestione della cosa pubblica a Forza d’Agrò.
Il parroco, più volte ha affermato che a lui spetta intervenire nella vita politica, educando i cittadini, e nel contempo, indirizzando apertamente i cittadini a sostenere candidati, a suo parere “cristiani” di suo gradimento. A suo dire, come il Papa e i Vescovi parlano di politica, lui può fare la stessa cosa.
In ogni suo intervento, il parroco, ha denigrato la mia persona e cosa più grave il mio ruolo istituzionale di Sindaco, dicendo apertamente delle cose prive di fondamento, ma soprattutto lanciando delle accuse in un contesto ed in luogo del tutto inappropriato. Naturalmente usava l’altare della messa, senza che mai si potesse replicare alle sue frasi.
Ogni domenica, l’omelia era incentrata esclusivamente sulla politica e sull’operato del Sindaco, tanto che domenica 18 maggio 2014, il parroco direttamente affermava che “bisognava votare gente perbene e vicina alla Chiesa” e la frase successiva è stata, il “Sindaco Fabio Di Cara non da contributi alla Chiesa, ed è da parecchi mesi che non riceve il parroco”. Gratuite e false offese alla mia persona, in quanto, il Sindaco riceve in Comune qualunque cittadino senza preventivo appuntamento. E’ ovvio che il Parroco di proposito non si è mai voluto recare al Municipio. Il prete forse pretendeva che il Sindaco si recasse da lui, dimenticando che non si tratta di un parrocchiano qualsiasi ma della massima autorità presente nel paese.
Certamente l’autorità religiosa riguarda solo i cattolici…. Mentre il ruolo istituzionale di Sindaco riguarda l’intera comunità.
Per parecchi mesi, in aperto contrasto con il codice della strada, continuava a parcheggiare la propria auto in una piazza (SS. Annunziata) dove vige il divieto assoluto di sosta, nonostante avesse un area privata di parcheggio attaccata alla Chiesa. Tale condotta viene dallo stesso tenuta quale atteggiamento di sfida alle istituzioni. Più volte è stato richiamato dal Comandante della locale Stazione dei Carabinieri e dal Comandante della Polizia Municipale, ma a nulla sono valsi gli inviti a rispettare la legge. Solo dopo alcuni mesi è stata tolta l’auto.
Per quanto mi riguarda ritengo che il Parroco di Forza d’Agrò, ad occuparsi della vita spirituale della comunità e non della vita politica e amministrativa, per quella i cittadini hanno già deciso chi dovrà occuparsene.
Emanuele Di Cara – lunedì 30 giugno 2014, ore 13:59:52
Vorrei fare solo un piccolissimo appunto, non si tratta dell’altra metà del paese ma di pochissime perpetue. Le quali vogliono tornare la cortesia fatta dal parroco. Lui le ha difese e promozionate durante la campagna elettorale, loro lo difendono adesso. Questo fantomatico gruppo di cittadini non Ha il coraggio di firmarsi. Questo è il giusto parroco per chi ha dubbi sulla religione, lui li farà diventare buddisti. Caro amico santalissotu per favore tenetevelo voi da vecchi compaesani fateci questo regalo. L’unico caso in cui invocherei il ritorno del comunismo.
Leggete il comunicato e scorgerete quanto odio nutrono in grembo queste perpetue, speriamo che il parroco in chiesa non gli faccia sistemare i fiori, perché se cosi non fosse al solo contatto appassirebbero subito.
Amico di tutti – domenica 29 giugno 2014, ore 13:08:43
Io da mio canto penso che la politica di forza d’agro e’ ridicola e o’ unico politico e bruno miliado , cmq a quanto penso il prete non ha tutti i torti le persone che ha sparlato sono i primi peccatorI
Tuttaltra levatura e dedizione alla comunità.