FORZA D’AGRO’ – Cinque pagine di una denuncia – querela per diffamazione e calunnia sono state presentate ieri mattina ai carabinieri di Forza D’Agrò dal capogruppo consiliare di maggioranza Emanuele Di Cara nei confronti del parroco don Luciano Zampetti che – secondo il Di Cara – nell’omelia della messa domenicale del 1 febbraio lo avrebbe apostrofato in modo offensivo.
Continua, quindi, lo stato di belligeranza tra il parroco ed il consigliere comunale, che è anche fratello del sindaco di Forza D’Agrò, Fabio Di Cara, fatto di botta e risposta dal pulpito e dal sito internet del consigliere. Nella sua denuncia, supportata da un file audio con la registrazione dell’omelia, il capogruppo Di Cara si ritiene “destinatario, direttamente ed indirettamente, di gravissime ed infondate accuse, insulti, offese, calunnie, diffamazioni, in maniera continuata e persecutoria nei confronti della propria persona e della carica Istituzionale e del proprio ruolo di proprietario del sito internet www.forzadagro.org ricoperta”. Secondo il capogruppo di maggioranza il discorso non poteva che essere riferito a lui, da qui il ricorso alla carta bollata.
Padre Luciano Zampetti, originario di Leni nell’isola di Salina, ha assunto la direzione della parrocchia di Forza D’Agrò tre anni fa succedendo a don Gerry Currò, parroco molto amato dai forzesi. Dopo un breve periodo di convivenza cominciarono le divergenze di vedute con il sindaco Fabio Di Cara e la sua amministrazione. L’apice si ebbe lo scorso 17 settembre in occasione della festa del SS. Crocifisso quando il sindaco segnalò ai carabinieri il furto di energia elettrica da parte del parroco,(responsabile in quanto presidente del comitato parrocchiale organizzatore della festa), che avrebbe fatto allacciare le luminarie ad una cabina elettrica del comune senza avere richiesto la relativa autorizzazione. Il parroco respinse questa accusa spiegando a più riprese che l’incarico dell’illuminazione era stato affidato ad una ditta esterna e che lui era estraneo ai presunti allacci abusivi. La questione, dopo la segnalazione dei carabinieri alla Procura, sembra non abbia avuto seguito. Ora si aggiunge questo nuovo capitolo. Stavolta a scendere il campo è il fratello maggiore del sindaco, Emanuele, che oltre ad essere consigliere comunale è anche capogruppo di maggioranza. Anzi, per la contemporanea presenza dei deu fratelli nell’amministrazione comunale, è pendente un ricorso di un elettore che ha chiesto al tribunale elettorale la decadenza del sindaco per ineleggibilità. Il ricorso verrà discusso il 13 febbraio prossimo. Insomma, a Forza D’Agrò, non si fanno mancare niente. (gi.pu.) 05/02/2015
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.