Forza d’Agrò – Annullato il cartellone delle manifestazioni estive e lutto cittadino il giorno dei funerali. Inoltre la festa per la SS. Trinità, in programma l’11 agosto, sarà solamente “religiosa” senza manifestazioni esterne. Un momento di preghiera per ricordare il venticinquenne Dario Lombardo. Forza D’Agrò è attonita per la tragica morte di Dario Lombardo nel tragico deragliamento di Santiago de Compostela e si stringe attorno alla famiglia. La casa dei nonni di Dario è un continuo viavai di parenti, conoscenti, amici. Tutto il paese, ma anche dai centri vicini, vuole manifestare la propria solidarietà. E l’amministrazione comunale, senza indugio alcuno, ha annullato tutte le manifestazioni di intrattenimento previste per questa estate, non un atto dovuto, ma un segno del dolore che ha colpito tutti in questo piccolo paese collinare della riviera jonica messinese, dove l’orgoglio dell’appartenenza è sempre stato alto e dove, appunto perché una piccola comunità, tutti si conoscono se non imparentati tra loro. E Dario Lombardo, poi, era uno di quei giovani che non passava certo inosservato. Lo testimoniano i post sul web e la grande partecipazione che c’è nei paesi dell’hinterland. Profonda tristezza perché morire mentre si insegue un nuovo amore, forse appena sbocciato, e per l’incoscienza di un capotreno, non è dolore che potrà mai passare. E difatti il lutto è di tutti. Non solo con l’annullamento del cartellone estivo (ma la festa della SS. Trinità, l’11 agosto, si farà, proprio in memoria di Dario), ma anche con i piccoli gesti: gli operatori turistici che avevano programmato nei loro locali per questo fine settimana piccoli spettacoli di intrattenimento, li hanno immediatamente annullati.
Ora si aspetta il rientro della salma che avverrà tra lunedì e martedì (il comune ha già concesso il nullaosta), poi saranno fissati i funerali. Saranno ancora momenti di dolore e di lacrime. E si inseguono i ricordi di chi lo ha conosciuto. Padre Gerry Currò, attualmente parroco della Madonna del Carmelo di Santa Teresa di Riva, ma che fino a due anni fa è stato vicario a Forza D’Agro, ricorda questo giovane parrocchiano: Questa brutta notizia ha portato grande dolore e grande tristezza in tutti gli amici! Certamente non ci sono parole che possano colmare il vuoto e sufficienti a consolare….ma vogliamo con tutto il cuore essere vicini alla famiglia in questo momento di sofferenza! Mi auguro che almeno stavolta i magistrati abbiano il coraggio di essere persone oneste e di essere uomini nelle indagini e che diano una sentenza esemplare ai cretini e spavaldi che incuranti della propria responsabilità uccidono ragazzi all’inizio del loro cammino di vita!”
Dario Lombardo viaggiava sul treno Madrid – Ferrol perché a Madrid aveva perso la coincidenza aerea per Santiago de Compostela dove lo aspettavano gli amici che aveva conosciuto nel corso di uno scambio interculturale, e forse un nuovo amore, una ragazza ucraina che aveva conosciuto a Forza D’Agrò in un altro “scambio”. Ed era lei che lo aspettava nella stazione di Santiago e con la quale era in contatto telefonico proprio nel momento preciso dello schianto: le 20,42 di mercoled’ 25 luglio.
«Conoscevo bene Dario – racconta il sindaco Fabio Di Cara – era anche nipote della presidente del Consiglio comunale, Melina Gentile. Viveva qui con i nonni perché studiava alla facoltà di Economia a Catania, ma i genitori vivono in Germania dove hanno un’attività commerciale. Doveva raggiungerli ma prima si era diretto a Santiago per la festa di San Giacomo dove si doveva vedere con degli amici che aveva conosciuto in occasione di un progetto finanziato per l’interscambio giovani europei».
Dario era già stato a Santiago, tra il 26 giugno ed il 6 luglio assieme ai dieci giovani compaesani che facevano parte della delegazione di Forza D’Agrò con giovani spagnoli, ungheresi, turchi e bulgari per la settimana comunitaria svoltasi a Santiago di Compostela nell’ambito del progetto di “Eco-youthdemocracy” di cui il comune ionico è parner.
A Forza D’Agrò, invece, aveva conosciuto la ragazza ucraina che faceva parte di un’altra delegazione che aveva visitato il centro jonico. C’era stato feeling, si erano dati appuntamento in Spagna dove la ragazza sarebbe andata dopo Forza D’Agrò. Li, su quel treno maledetto, a quattro chilometri dalla stazione, lo attendeva il suo destino.
Adesso si aspetta il ritorno con i genitori, il papà Carmelo, 65 anni, e la mamma Pina Gentile, 50 anni, e con il fratello minore, Alberto, 20 anni che si sono subito recati in Spagna e che ora lo riporteranno a casa.
Giuseppe Puglisi
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