Pietra tombale sullo scorporo

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Forza d’Agrò – Con la notifica del decreto che sancisce la conclusione negativa dello scorporo tra Forza d’Agrò e Scifì è stata posato l’ultimo macigno tombale sull’argomento chimera di un paio di soggetti.

L’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha archiviato la fantomatica secessione decretando:

art. 1 – Prendendo atto che la consultazione referendaria autorizza con il D.A. n. 140 del 03.06.2015, relativa alla variazione territoriale riguardante lo scorporo del territorio della frazione di Scifì dal comune di Forza d’Agrò ed il successivo accorpamento al comune di S. Alessio Siculo, trasmesso dal comitato Pro-Scifì, con nota datata 01.07.2008, è invalida per il mancato raggiungimento del quorum previsto dall’art. 8, comma 7, della l.r. n. 30/2000.

art. 2 – Il procedimento istruttorio relativo al progetto di variazione territoriale riguardante lo scorporo del territorio della frazione di Scifì dal comune di Forza d’Agrò ed il successivo accorpamento al comune di S. Alessio Siculo, trasmesso dal comitato Pro-Scifì con nota datata 01.07.2008 è concluso negativamente.

Ė stato confermato ancora una volta, a distanza di quasi 70 anni, che il popolo non vuole la scissione di Forza d’Agrò e Scifì.

La proposta ha ottenuto una delle più cattive figure della storia del paese dimostrando che a nessuno interessava quello che veniva proposto da pochissimi e circoscritti soggetti. I quali per interessi personali volevano distrugere millenni di storia sulle spalle del resto del popolo.

I cittadini hanno così decretato:

A Forza d’Agrò, dove la minoranza non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi né a favore né contro, ha detto no alla scissione.

A Scifì, più della metà della popolazione, ha confermato quanto già deciso dai propri avi. No alla scissione da Forza d’Agrò.

a S. Alessio Siculo la gran parte della popolazione non ha voluto che Scifì si accorparse al paese.

Tutti insomma non volevano che ciò era stato proposto e lo hanno determinato andando a votare o non andando, consapevoli che il mancato raggiungimento del quorum avrebbe comportato il fallimento dell’iniziativa.

Un fallimento annunciato dal nascere perché già ampiamente abbiamo scritto perché questo scorporo era inconcepibile.

Ancora una volta ha vinto il popolo, ha vinto il comitato pro-Forza d’Agrò, del presidente Carcione, ed ha vinto l’amministrazione comunale che ha lottato su tutti i fronti su questo scorporo che avrebbe danneggiato tutti e “favorito” pochi.

Rimane ancora qualche strada da intraprendere al gruppo pro-Scifì, per adesso si pensa che stiano riflettendo se abbandonare il paese o provare ad un altro scorporo per unirsi con un altro paese limitrofo: Limina.

Attendiamo.

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