Forza d’Agrò – Lunedì mattina funzionari dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e il nuovo soprintendente ai beni culturali Arch. Orazio Micali effettueranno un sopralluogo nel sito archeologico di Scifì su invito del sindaco di Forza D’Agrò. Intanto il sindaco Fabio Di Cara ha nominato ieri l’archeologo dott. Andrea Balletta esperto a titolo gratuito in materia di valorizzazione, fruizione e promozione dei beni culturali e architettonici ed in particolare del sito archeologico di Scifì.
L’Archeologo Balletta originario di Furci Siculo, è preceduto da un’ottima fama, avendo maturato , nonostante la giovane età, una ampia esperienza nel settore.
“Con la nomina dell’archeologo Balletta – ha spiegato il sindaco Di Cara – vogliamo attenzionare in maniera particolare il sito archeologico di Scifì, puntando a riprendere la campagna scavi e il sondaggio dell’area al fine di riqualificare il sito e cercare di ampliarlo. A questo proposito abbiamo avuto un impegno da parte dell’assessore regionale ai beni culturali, Vermiglio”.
Gli scavi archeologici di Scifì quindici anni dopo l’ultima campagna, restano una occasione mancava per la valorizzazione della Valle d’Agrò. E quello che era stato riportato alla luce con tre successive campagne di scavi (1995, ‘97 e 2001) dopo quindici anni di oblio sta nuovamente finendo sommerso da polvere e detriti se non preda dei soliti cacciatori di souvenir.
Né, nonostante le istanze del sindaco Di Cara, si è riusciti a produrre il sospirato protocollo d’intesa con l’Università di Messina, vaticinato dopo il vertice in prefettura tenuto nel 2014. A distanza di due anni gli scavi di Scifì tornano sotto i riflettori con la visita del nuovo soprintendente e chissà che non si possa riprendere il percorso proposto dall’Università, che prevede due fasi: una relativa alla sistemazione di quanto già venuto alla luce e l’altra relativa al prosieguo dell’opera di scavo. “Tali interventi sono validi sia dal punto di vista storico-scientifico che economico; si verrebbe infatti a creare un ulteriore centro di interesse in un comprensorio già ricco di bellezze naturali, paesaggistiche ed artistiche” sottolinea il vice sindaco e assessore alla Cultura, Massimo Cacopardo. Vedremo se ci saranno riscontri.
I reperti archeologici di Scifì (frazione di Forza D’Agrò, posta lungo la strada provinciale 12 S.Alessio – Limina) vennero alla luce grazie alla intuizione di un insegnante appassionato di storia locale, il prof. Giuseppe Lombardo, che pur di salvare l’area dalle ruspe, non esitò ad acquistarla con i propri risparmi. Una breve campagna di scavi nel ’95, poi una seconda nel ’97, una terza e ultima nel 2001 confermarono l’esistenza di un fabbricato di origine romana, costituente il più importante ritrovamento archeologico nella Val d’Agrò. Con la prematura scomparsa nel 2002 del prof. Giuseppe Lombardo tutto si è fermato, nel frattempo la Soprintendenza ha posto il vincolo archeologico.
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