Forza d’Agrò – Presentato il ricorso al Tar da parte del comune di Forza D’Agrò per l’annullamento del decreto dell’11 settembre scorso dell’assessore regionale alle Autonomie Locali che dispone il referendum per la secessione della frazione Scifì che vorrebbe aggregarsi a Sant’Alessio. Il punto focale dell’opposizione, predisposta, su incarico della giunta, dall’avv. Nino Gazzara di Messina, riguarda il fatto che la richiesta di referendum avanzata nel 2008 dal comitato “Pro Scifì” non avrebbe avuto il numero sufficiente di firme, rispetto alla popolazione complessiva del Comune (e non della sola frazione secessionista), perché tale richiesta fosse ritenuta meritevole di accoglimento. Quindi la Regione, secondo la tesi sostenuta dal Comune, avrebbe sbagliato ad accogliere l’istanza di scorporo avanzata dal comitato “Pro Scifì” e questo errore rende illegittimo il decreto per il referendum che, come è noto, coinvolge gli elettori di Forza D’Agrò e Scifì, ma non quelli di Sant’Alessio. Il consiglio di quest’ultimo comune ha nel 2008 manifestato gradimento ad accogliere l’offerta ma che oggi, il nuovo consiglio eletto alle amministrative del 2012, si è posta la domanda se il gioco vale la candela, visto che finora non è stato quantificato, centesimo più, centesimo meno, il costo di questa operazione. Insomma vorrebbero capire gli attuali amministratori di Sant’Alessio quanto sarà l’ammontare dell’indennizzo che dovranno pagare a Forza D’Agrò per la cessione, obtorto collo, del territorio di Scifì.
Tuttavia, in questi giorni in cui la polemica sulla separazione di Scifì ha toccato toni molto accesi, l’opinione pubblica si chiede chi abbia paura del referendum? Forza D’Agrò, che potrebbe perdere una fetta di territorio, visto che, dall’aria che tira, gli elettori di Forza D’Agrò centro sarebbero ben felici di liberarsi di questa ingombrante frazione con la quale non hanno avuto mai un feeling serio, oppure Sant’Alessio che a fronte di sei chilometri quadrati di territorio dovrà pure aggregarsi gli scifiesi? Il dibattito è aperto.
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