Forza d’Agrò – Si amputerebbero persino una parte del corpo pur di prevaricare sull’amministrazione comunale al fine di poter gestire la cosa pubblica a proprio piacimento. La loro sfortuna è che al “governo” si arriva con le preferenze dei cittadini, preferenze che per il modo di gestire e per il disprezzo che hanno verso i propri compaesani, non vanno al di là di quelle familiari. Si tratta di soggetti che nutrono odio dentro, spesso nulla facenti, che passano le proprie giornate a tramare come denigrare questa amministrazione. Sono più i fronti da dove arrivano gli attacchi, fronti noti che non riescono a scalfire di un millimetro l’integrità di questa compagine di giovani amministratori, la quale opera con capacità, onestà intellettuale e morale riuscendo a riscuotere successi con un finanziamento dietro l’altro.
L’ultimo attacco arriva da un articolo pubblicato, sotto segnalazione di un forzese, su un quotidiano letto più al nord che al sud. Gli ingredienti per infangare la nostra comunità ci sono tutti: si fa intendere che l’amministrazione comunale è mafiosa, che è contro lo stato e contro gli eroi che lo rappresentano, che le forze dell’ordine fiancheggiano questo modo di fare, che tutti gli abitanti sono mafiosi, il tutto facendo leva su due uomini che hanno dato la vita per i propri ideali e che ovviamente citarli dà notorietà.
Inoltre si specula su una tragedia che ha colpito la nostra comunità, ed incuranti dell’effetto che può avere sui cari del povero Dario, con ipocrisia al fine di raggiungere l’obiettivo, non si guarda in faccia nulla.
È incredibile fin dove arrivi la cattiveria di questi soggetti che, per interesse personali, spargono fango su intero paese, sulle forze dell’ordine, su ogni singolo forzese, sulla moralità di un sindaco, sull’onesta di un brigadiere e vicesindaco, sulla memoria di un giovane scomparso prematuramente, su una famiglia già colpita da un tremendo dolore, su una segretaria comunale dedita al proprio lavoro.
A porgere il fianco un giornalista che probabilmente non conosce nè il nostro paese nè la nostra comunità. Che nutre forse sentimenti ostili verso il sud. Cosa ancor più grave che si è fidato di un racconto di una persona che, per odi personali, scredita un intero paese.
Tutto questo è vergognoso tanto d’aver obbligato il sindaco Di Cara a smentire subito la fonte e a passare l’argomento alla magistratura.
Tutti sappiamo benissimo che villa Falcone a Forza d’Agrò esiste sempre e che a volere intitolare la villa del Dammuseddu a Dario Lombardo, dopo la brillante idea dell’amministrazione, è stato l’intero paese. Tutti conoscevano Dario in paese per questo la tragedia della sua dipartita è stata, dopo che familiare, dell’intero paese.
Meschinità senza limite possono essere definite queste azioni, la magistratura e la legge divina penseranno a regolare i conti.
Questi sono una parte di esponenti che volevano amministrare la nostra comunità e che magari si presenteranno direttamente o indirettamente nella prossima tornata, imparate a conoscerli meglio. Non sono i soli, il paese è ben fornito di gente con il fuoco del male dentro e dietro ai tanti falsi sorrisi la cattiveria e l’odio regna.
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