Forza d’Agrò – Sono tornati!
Non si tratta di un titolo da film ma della squadra d’opposizione che ogni cinque anni si riunisce, festeggia, balla e canta vittoria per un mesetto circa per poi, dopo la sconfitta scomparire, tornare nelle tane e fregarsene altamente delle sorti del paese. Qui ad onor del vero ci dobbiamo correggere noi stessi perché abbiamo detto qualche piccola bugia. Non è proprio vero che scomparivano del tutto, perché di tanto in tanto a “umma umma” si presentavano, travestendosi d’agnelli, per chiedere qualche piccola cortesia e poi svanivano nuovamente. Questo è il vero rinnovamento, la forza giovane.
Giorno 2 aprile il maestro Carmelino Lombardo ed il sig. Antonino Stracuzzi hanno presentato la lista che competerà con quella dell’amministrazione uscente. Si tratta di un accozzaglia di persone che ha un unico intento, ovviamente non il bene del paese, ma sconfiggere l’avversario Bruno Miliadò; colui che nel 2006 li ha colpiti negli interessi ed ha fermato la suddetta politica.
Il perchè di questa affermazione ve lo spiegheremo nelle prossime righe.
Tutto ha inizio qualche mese addietro quando i “soliti noti” hanno iniziato a preparare la campagna elettorale. Quando parliamo di “soliti noti” non è necessario fare nomi, parliamo dei “giovani” che a Forza d’Agrò si occupano di politica da ormai 50 anni e che dal 2006 collezionano delle sonore sconfitte. Gli incontri sono stati fallimentari, difatti non si riusciva nemmeno a trovare il candidato a sindaco.
Passavano le settimane ed i tasselli che avrebbero dovuto far nascere la compagine avversaria non si incastravano. Le difficoltà erano cosi tante che si iniziavano a fare nomi che più che candidati a sindaco potevano optare per un posto di capo classe, con pochi alunni.
Una cosa era certa mai più giovani che, a loro dire, non erano stati capaci (vi assicuriamo che gli aggettivi con cui li classificavano erano molto più pesanti) di fare un opposizione a questa maggioranza. Queste belle parole per i giovani le hanno spese per tutti gli ultimi 5 anni. Improvvisamente poi qualcuno tira dal cilindro la “genialità”: cosi non andiamo avanti dobbiamo svecchiarci e coinvolgere i ragazzi affinché cresca l’entusiasmo. Ovviamente i ragazzi che avevano l’incarico di formare questo nuovo gruppo erano gli alter-ego dei matusalemmi della politica forzese. La missione era uscire in prima persona, coinvolgere più giovani possibili, riunirsi, giungere a qualche attimo prima delle scelte delle candidature e poi sparire improvvisamente con delle scuse programmate e consegnare il tutto agli “statisti”.
Il gruppo dei giovani parte bene, ovviamente coinvolge tutti i coetanei, ignari, che iniziano a riunirsi ed a discutere di tante belle iniziative. Certo l’entusiasmo c’è ma ai giovani ragazzi, ci riferiamo a quelli scritturati dagli alter-ego, sfuggono dei brevi concetti! Quello che si presenterà per loro non è tutto rose e fiori e gli intenti sono molto diversi. Loro potranno riunirsi a vita ma nè i luoghi, nè i ruoli nè nient’altro verrà deciso da loro. Per tutto il resto si devono sempre recare alla casa madre da dove partoriscono tutti i movimenti.
Anche la scelta del sindaco che a qualcuno potrebbe sembrare una preferenza del gruppo giovane è invece frutto di menti politiche esperte che percepiscono il desiderio morboso della Gentile e ne approfittano.
Non divaghiamo; al momento fermiamoci ai giovani!
Di giovani alla fine nella lista ne approdano solo due Simone Russo e Vincenzo Colosi, ovviamente ci riferiamo al centro perché la situazione a Scifì la analizzeremo in seguito. Praticamente sono i soli due, il terzo Michele Bongiorno se l’è data a gambe elevate, che non hanno nulla a che vedere con nessuno, non sono la controfigura del vecchio. Simone ragazzo serio e volenteroso ha solo voglia di fare bene per il suo paese, cosi come Vincenzo che con la sua vena artistica ha certamente le capacità di far continuare a crescere questo paese. Questo perché tutti gli alter-ego, finita la loro funzione, sono stati costretti a tornare alla base ed a lasciare il posto a chi li ha spinti in questa missione. Un’altro punto importante che deve far riflettere sulla considerazione di questi giovani sono gli incarichi che gli sono stati assegnati. A Simone Russo che più di tutti si è speso mettendoci la faccia, questo finchè in una riunione dopo aver contestato un politico di spessore nazionale, si è dovuto nascondere sotto una sedia e da quel momento in poi i suoi interventi non sono più pervenuti; è stata offerta una misera candidatura a consigliere comunale. Questo perchè loro vogliono i giovani. Avete letto bene Simone si era permesso di obbiettare sulla credibilità di alcuni soggetti e subito è stato redarguito e sminuito perchè ancora non aveva capito come funzionava la compagine dove si trovava. Tutt’altro invece per Vincenzo Colosi che annusato qualche movimento, ha strappato alla compagine parte di un assessorato e la candidatura al consiglio. Anche se in verità la sua designazione è farlocca perchè non essendo ancora entrata in vigore la norma che prevede il quarto assessore non ha nessun valore. Difatti a conforto di quanto affermato, i ruoli determinati sono stati assegnati agli esponenti delle diverse correnti che compongono questa lista, per intenderci quelli dell’accozzaglia.
Quelli che in questa fase si sono interessati a piazzare più uomini possibili della propria corrente, perché l’obbiettivo è dimostrare di essere qualcuno anche perdendo.
Per quanto riguarda la situazione di Scifì le cose sono ben diverse. La candidata a sindaco, che con trivella aveva messo dei paletti ferrei, aveva detto: “nella lista nessun componente della famiglia Lombardo”.
Anche se con il mal di pancia qualcuno ha dovuto fare 10 passi indietro, ed anche questa volta non potrà essere impegnato in prima persona, è stata accontentata, nessun Lombardo è stato inserito, il fatto che sia stato candidato Federico Lombardo è solo una coincidenza, visto che il soggetto in questione è proprio un alter-ego di coloro che lei non voleva in lista. A noi non importata se si tratti di un alter-ego o di una persona autonoma, per noi è un candidato qualunque, il problema è della candidata a sindaco che deve dimostrare di essersi staccata da questi soggetti per potersi presentare a Forza d’Agrò.
Per quanto riguarda le altre due candidate è stata una scelta forzata, dopo aver promesso la delega di vicesindaco a decine di persone, dopo aver ripromesso nuovamente la delega alle stesse persone, dopo aver setacciato anche il torrente Catalimiti e contattato qualche granchio, sono giunti a Ermina Mustafi e Simona Santoro. Ragazze rispettabilissime che certamente potranno dare un contributo ma che comunque è inevitabile dire che sono state l’ultima loro spiaggia. Dopo di loro non gli restava che candidare quelli dei paesi limitrofi. Tra l’altro la Mustafi è conosciuta anche per la sua attività sui social. In questi ultimi 10 anni si è molto spesa per denigrare con vari insulti sempre questa amministrazione, dove la candidata Gentile ricopre ancora oggi la carica di Presidente del Consiglio, già ma di questo ce ne occuperemo dopo. A questo punto o la candidata è stata sdoganata o come ha dichiarato lei in una intervista televisiva in questa amministrazione si occupava solo dei risultati positivi mentre a quelli negativi non prendeva parte, in questo caso pare ovvio che gli insulti social non erano diretti a lei ma ad altri. La cosa al quanto triste è che questi giovani sono stati strumentalizzati perchè non si rendono conto che alla fine chi comanderà sarà sempre il passato.
Quindi la domanda nasce spontanea tutta questa forza giovane, di cui continuamente si riempiono la bocca per mascherare la vera natura che c’è dietro, dove si trova?
Ma questi giovani dove sono che hanno dovuto lasciare il posto a: Giulietta Verzino già candidata a sindaco nel 2014, Pasquale Stracuzzi che quest’anno cala il poker essendo candidato già nel 2006 2009 2014 e chi più ne ha più ne metta (senza mai riuscire neanche a ricoprire un ruolo di minoranza), Maria Catena Colantropo che tratta politica a forza d’agrò dal 1993.
Veramente ogni volta che pronunciano la fatidica parola GIOVANI offendono l’intelligenza di ogni singolo forzese e lo prendono per i fondelli.
Si tratta esclusivamente una mossa per buttare fumo negli occhi degli elettori o cos’altro?
E’ doveroso fare anche qualche chiarimento sulla candidata a sindaco per qualche falsità di troppo.
Da 10 anni all’interno dell’attuale amministrazione si sapeva che conclusi i due mandati del sindaco Di Cara il successore sarebbe stato Bruno Miliadò. Questo perchè oltre le capacità politiche che ha dimostrato a tutti dal 2006 in poi, in tutti si nutriva un senso di riconoscenza per aver con la sua prima candidatura fatto nascere una nuova politica a Forza d’Agrò, neutralizzando le due storiche compagini.
In questi 10 anni nessuno, e ribadiamo nessuno, tanto meno chi ha ricoperto la carica di presidente del consiglio per l’intero periodo, ha messo in discussione questo accordo. Quindi chiaramente risulta una falsità l’affermazione che la candidatura di Bruno Miliadò sia stata calata dall’alto dall’attuale sindaco Di Cara. C’è da aggiungere anche che in questo periodo nessuno ha manifestato il desiderio, per se stesso o per altri, di candidarsi a sindaco. Se mai qualcuno avesse avanzato questa proposta di certo ne sarebbe nato un dibattito, che avrebbe portato inevitabilmente a delle scelte.
Quindi quanto affermato dalla candidata a sindaco è palesemente falso; come falsa era la decisione che ha trasmesso al gruppo in una riunione da lei stessa indetta. A tutti i componenti dell’amministrazione, Gentile ha dichiarato che non avrebbe voluto candidarsi nè con la compagine dell’attuale amministrazione nè con il gruppo avversario.
Con questa affermazione ha mentito a coloro con i quali ha condiviso 12 anni di attività amministrativa, visto che passate meno di 24 ore si era candidata con il gruppo avverso.
Un altra cosa che lascia in molti sbigottiti è come può un soggetto ricoprire la carica di presidente del consiglio di una compagine ed essere la candidata a sindaco dell’altra. Siamo certi che il motivo non è quello che passa di bocca in bocca di alcune malelingue, cioè non perdere l’indennità amministrativa degli ultimi tre mesi, nonostante ciò la situazione lascia molte perplessità.
Come mai colei che ricopre la presidenza del consiglio non ha nessun legame con i suoi consiglieri?
La gentile ha abbandonato non riuscendo a portarsi con se nemmeno un collega il che la dice lunga anche sulle capacità gestionali e politiche. C’è da ricordare anche che ormai da anni non aveva neanche le capacità di tenere una seduta di consiglio, difatti ad occuparsi del raggiungimento del numero legale erano sempre il sindaco ed il vice presidente. Grazie al loro intervento ed alle capacità di coinvolgere consiglieri delusi non si è fermata l’attività del consiglio comunale. Potrebbero sembrare degli scontati e gratuiti attacchi al soggetto ma purtroppo rispondono a verità.
Una persona che per 12 anni ha in mano il potere decisionale e vota favorevolmente a tutte le delibere condividendo tutte le attività dell’amministrazione, come fa improvvisamente ad ergersi a Paladino Di Francia, fare quella che con il passato non c’entra nulla e sposare il progetto dell’opposizione?
Lo dica che la sua è solo sete di potere, ambizione personale e desiderio di raddoppiare la sua indennità che sta continuando a percepire da mesi nonostante candidata con la minoranza attuale.
C’è anche da meravigliarsi come la candidata a sindaco dell’opposizione le abbia ceduto il posto facendo un passo indietro, meravigliarsi non più di tanto perchè con questa mossa hanno evidenziato la sete di potere e di ambizione della Gentile, la quale dimenticandosi di aver condiviso in pieno l’amministrazione attuale ed avendo corresponsabilità su quanto fatto fin ora abbraccia il progetto di coloro che in questi 10 anni l’hanno attaccata.
Ovviamente il colpo dell’opposizione è notevole perchè aveva l’intento di spaccare l’amministrazione e quando si tentano delle operazioni del genere si fa breccia su chi ambisce a posizioni e denaro.
Oggi la Gentile non ha una sua squadra ma ha una compagine che fa fede a quella che aveva 5 anni addietro: la Verzino. Neanche le sue pretese sono state ascoltate, nella lista non ci dovrà essere posto né per i Lombardo né per lo Stracuzzi. Subito presa in considerazione li hanno candidati entrambi. Adesso ci chiediamo ma voi avete fiducia in questo collage che si è creato non per amore del paese ma per amore di potere e denaro?
Oggi la Gentile non può dichiarare, dopo aver condiviso tutte le scelte, che questa amministrazione ha commesso degli errori! Lei dov’era quando si commettevano questi errori? Lei cos’ha fatto, essendo la seconda carica più importante dell’amministrazione, per rimediare a questi errori?
Si ricorda che ancora attualmente è presidente del consiglio comunale e che ha convocato l’ultimo consiglio comunale di questa amministrazione? Oppure se lo ricorderà solo quando dovrà ritirare gli ultimi tre mesi d’indennità?
Cari lettori sembra evidente che le dimissioni non sono arrivate per amore…per amore dell’indennità mensile da presidente del consiglio…
Anche sul nome della lista molte perplessità! La lista dell’opposizione amministrativa si chiama: L’alba di un nuovo sole.
Sappiamo benissimo che quando scelgono i nomi da dare alle liste non riescono mai a trovare quello che li rispecchi meglio. Già 5 anni fa ne avevamo già parlato. Avrebbe avuto più senso chiamarla: “Il tramonto di un sole stanco”, visto che molti burattinai sono in dirittura d’arrivo e che questo modo di fare stanca molto.
L’accozzaglia è pronta, per formarla è volata la colomba della pace visto che tra di loro molti si odiano da anni. I miracoli sono stati effettuati, gente che non si parlava da decenni improvvisamente si è riconciliata. Se tutto quest’odio che accomuna molti candidati si è intrecciato pensate cosa ne verrà fuori! La politica sembrerebbe avere la forza di Dio; dona amore dove c’è odio; tanto l’importante è battere Bruno Miliadò, poi domani si può tornare tranquillamente ad odiarsi.
Ecco i candidati:
1) Giulietta Verzino
2) Valentino Altadonna
3) Giuseppa Rita Colosi detta Pina
4) Vincenzo Colosi
5) Federico Lombardo
6) Maurizio Lombardo
7) Ermina Mustafi detta Mina
8) Simone Russo
9) Simona Augusta Santoro
10) Pasquale Stracuzzi
Assessori designati sono Simona Santoro, Maria Catena Colantropo, e Daniela Brianni. L’ assessorato di Vincenzo Colosi è quello che potranno sempre modificare e annullare.
Riflettete bene, quanto scritto è la pura realtà, forse un pò colorita ma comunque è sempre la pura verità.
Fareste bene a non riconoscervi in questa squadra assettata di potere che ha l’obbiettivo di curare interessi personali.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.