Forza d’Agrò – Si è insediato mercoledì 16 maggio il consiglio comunale eletto nelle ultime elezioni amministrative del 28 aprile 2019. Un consiglio che si sarebbe dovuto svolgere in maniera naturale, senza sorprese, visto che per l’appunto doveva trattarsi esclusivamente dell’insediamento dei consiglieri comunali, con tutte le procedure di rito ed il giuramento del sindaco, ma evidentemente non è stato cosi!
A prestare giuramento sono stati: Cristina Santoro, Gaby Cioebanasu, Emanuele Di Cara, Paola Foti, Carmelo Lomabardo e Claudio Smiroldo. Successivamente dopo le dimissioni di: Massimo Cacopardo, Paola Foti e Carmelo Lombardo, i quali prenderanno posto nella Giunta Comunale insieme al sindaco Bruno Miliadò e Michele Bongiorno, hanno giurato Maurizio Brunetto, Piero Bartolone e Giorgio Chillemi. Questo per quanto riguarda la maggioranza consigliare a cui spettano 7 seggi, mentre i tre seggi della minoranza vanno a: Carmela Gentile, Giulietta Verzino e Federico Lombardo.
Presidente del consiglio viene eletto Piero Bartolone con i sette voti della maggioranza (la minoranza vota scheda Bianca), mentre come vice presidente, sempre con sette voti e tre bianche, viene eletto Claudio Smiroldo. Tutti applaudono le due nuove figure del consiglio ad eccezione della minoranza consiliare che da li a poco darà il meglio di se.
Il presidente Bartolone prende parola, augurando a tutti di spendersi per il bene della comunità e prima di concludere il suo intervento chiede se qualcuno ha qualche dichiarazione da fare e qui inizia il festival delle castronerie.
La consigliera Gentile ancora non ha digerito la sconfitta, si presenta molto agitata, comunica continuamente al telefono come se dall’altra parte ci fosse qualcuno che le spiega come comportarsi.
Si allontana dall’aula per telefonare o rispondere ad una chiamata, ma chi ci sarà mai dall’altro capo del telefono?
Chi potrebbe essere questo mentore conoscitore di attività consiliare?
Chiaramente noi non crediamo a tutto questo, perchè dopo dodici anni di presidenza del consiglio ci sembra chiaro che conosca le regole ed i modi su come intervenire!
Per tutto il consiglio comunque ha una forte attività telefonica, presa parola parla di vincita morale dimenticando che questo loro successo li ha delegati sugli scranni della minoranza. Dichiara che la minoranza non sarà “ né distruttiva, né costruttiva, ma incisiva”. Quindi in parole povere non si capisce su cosa sarà incisiva visto che non costruirà e né distruggerà. Comunque incisiva. Certo diciamo che il nervosismo non la fa essere lucida.
Dulcis in fundo la Gentile dichiara che l’opposizione è certa che il sindaco Miliadò ha ottenuto la riabilitazione a svolgere cariche pubbliche, ma che i loro parenti, i loro papà, i loro zii, i loro cugini e chi più ne ha più ne metta, vogliono chiarezza. Qui non si capisce se non ha il coraggio delle proprie azioni, se realmente creda a quel che dice ma deve dare conto ai burattinai, o se semplicemente si tratti di ipocrisia. Da questo momento in poi compie una serie di azioni che lascia tutti sbalorditi!
Sono tanti a chiedersi: per caso è il suo primo consiglio comunale? Conosce il regolamento?
Chiede alla segretaria comunale qual è il numero legale dei consiglieri affinchè la seduta sia valida!
Cosa che dovrebbe sapere e non chiedere durante la seduta, quindi evidentemente non si è nemmeno documentata.
Smette di comunicare con l’unica persona con cui può farlo all’interno del consiglio comunale, il presidente.
I consiglieri si possono rivolgere solo al presidente.
Si rivolge alla segretaria comunale chiedendo che venga messa a verbale una richiesta di documenti!
Sconosce che le richieste di documenti vanno protocollate e non messe a verbale.
Vorrebbe protocollare la richiesta e smistarla di persona.
Cosa che viene fatta esclusivamente dai dipendenti comunali.
Sulla richiesta di documenti c’è scritto Interrogazione che come tale avrebbe dovuto seguire un iter diverso.
Evidentemente non è lei l’artefice del documento ma gli è stato preparato, in qualche ufficio montano, e non sufficientemente spiegato. Eppure di riunioni tra luoghi nobiliari e luoghi della plebe ne ha fatte tante. Evidentemente con scarso risultato perché non conosce bene l’argomento, non sa come comportarsi e cosa fare.
Una serie d’azioni che a molti ha fatto sorgere un dubbio, “…ma come ha fatto a fare il presidente per 12 anni?…”
Ma se veniva eletta sindaco faceva teleconferenze per sapere cosa fare, dire e come deliberare?
Veramente una magra figura che una persona con esperienze non avrebbe mai dovuto fare. Chi gli ha scritto l’interrogazione/richiesta documenti, o non gli ha spiegato bene come comportarsi, o non è riuscito a fagliela comprendere. Questa seconda ipotesi giustificherebbe l’intensa attività telefonica, a questo punto sarebbe stato più facile ed opportuno indossare un auricolare e ripetere le parole ascoltate.
Un po’ come faceva Ambra Angiolini nella trasmissione “non è la Rai” con Gianni Buoncompagni.
Più lineare l’intervento della Verzino, la quale dichiara che l’opposizione sarà sana e di controllo, praticamente il contrario di quello che ha dichiarato prima la sua collega.
Chiude il consigliere Di Cara con sagge parole (qui siamo più che spudoratamente di parte) “Il buon giorno si vede dal mattino” rassegnarsi non è da tutti, c’è chi preferisce rimuginare dentro e vivere in maniera odiosa.
E’ palesemente chiaro che, o sconoscono le leggi, o hanno il braccino corto; se avete tanta bramosia di avere questo documento mettetevi la manina in tasca, pagate, e lo richiedete al tribunale. Dovreste saperle queste cose perché, se cosi non fosse, quelle lauree che tanto sventolavate nel balcone, chiaramente le utilizzate soltanto come suppellettili di arredo.
A conferma che quello che vi scriviamo è la pura verità, pubblichiamo il video del Consiglio Comunale. Così per quelli che nutrono dubbi su di noi e su quello che scriviamo, si potranno fare una personale considerazione….e dopo siamo certi che sposeranno le nostre affermazioni.
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