Forza d’Agrò – Sbloccati i finanziamenti per i mercati del contadino di Forza D’Agrò, Limina e Nizza. L’assessore regionale alle politiche agricole, Dario Cartabellotta, ha dato il via libera ieri al decreto sulle filiere corte, istituendo l’albo ufficiale degli agricoltori che potranno vendere direttamente al consumatore, e mettendo a battesimo 115 mercati contadini. E’ il decreto del «Born in Sicily» e con cui vengono messi sul piatto, pronti per essere utilizzati, circa 11 milioni per i primi 115 mercati degli agricoltori. Il che significa che i consumatori avranno a disposizione prodotti agricoli, e non solo, a chilometro zero, con notevole risparmio. Per la Riviera Jonica sono tre i comuni che erano stati utilmente inseriti in graduatoria avendo partecipato al bando sui “servizi commerciali rurali” del Psr Sicilia misura 321/A e che ora riceveranno le somme a suo tempo stanziate. I progetti finanziati riguardano in dettaglio: Forza D’Agrò per 174.550 euro (che ha ottenuto punti 71), Limina per 173.500 euro (punti 71), e Nizza di Sicilia per 133 mila euro (punti 46). Gli interventi mirano a favorire il miglioramento di strutture e infrastrutture per i servizi commerciali a supporto del comparto agricolo.
“Abbiamo sempre detto che accorciare la filiera è indispensabile sia per la diminuzione dell’inquinamento, anche questo è il chilometro zero, sia per abbassare i costi per i consumatori”.
Questi il commento dell’assessore Cartabellotta in relazione alla firma del decreto sui “farmers market” di anglosassone memoria, che regola e tutela la vendita diretta dal produttore al consumatore. Così potranno essere chiamati prodotti a km 0 solo quelli che vengono coltivati entro 50 chilometri (rimanendo sempre nel territorio di una stessa Regione) dal banco del mercato contadino.
E se gli agricoltori fanno un passo avanti, i supermercati li dovrebbero seguire a ruota e potrebbero commercializzare anche prodotti da filiera corta e di qualità.
I dati dell’aumento della vendita di prodotti bio confermano la voglia di genuinità che c’è nel consumatore. Ora si pensa agli orti di prossimità. Sono gli orti che ogni chef potrà avere nel suo ristorante e dai quali potrà attingere a piene mani per la preparazione dei suoi piatti.
L’iniziativa è già partita in molte parti d’Italia e propone un sodalizio chef-agricoltore volto ad aumentare la consapevolezza del consumatore, del produttore e del trasformatore. Ora gli chef avranno a portata di mano prodotti a chilometro zero, se proprio non vogliono coltivare il proprio orto.
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